Market Recap, Week 6Mar-10 Mar 2023 [ITA]
Buon Sabato Surfers!
L'improvviso crollo di SVB Financial Corp (SIVB) ha messo in allarme l'intero mercato e questo Market Report sarà più denso del solito.
Veniamo al dunque e guardiamo quali aspetti affronteremo questa settimana:
Questione Silicon Valley Bank
Analisi settimanale SP500
Analisi del flusso di capitali e VIX
Breve periodo S&P500 e Nasdaq 100
Analisi ampiezza e McClellan Oscillator
Pronti? Partiamo!
Questione Silicon Valley Bank
Venerdì doveva essere il giorno più atteso per il rapporto sui posti di lavoro di febbraio. Invece è stato solo il secondo evento più importante della giornata.
Il primo, naturalmente, è stato il crollo della Silicon Valley Bank, che diventerà il secondo più grande fallimento bancario della storia con oltre 200 miliardi di dollari di attività totali. La banca è stata vittima di quasi 500 punti base di rialzo dei tassi nel corso di 15 mesi, di una curva dei rendimenti storicamente invertita e di una corsa ai depositi. Il portafoglio obbligazionario della banca ha subito perdite per miliardi di dollari, rendendo la banca sostanzialmente insolvente.
La domanda da un milione di dollari diventa ora: si tratta di un evento isolato o avremmo un effetto domino?
Dal punto di vista degli investimenti, sembra che i cali del 15% registrati questa settimana dalla maggior parte dei grandi ETF bancari siano probabilmente esagerati e che si possa assistere a una ripresa nella prossima settimana.
Le banche più grandi hanno retto meglio, come era prevedibile, ma strutturalmente la situazione ha un po' il sapore della crisi finanziaria. L'aumento dei tassi d'interesse ha certamente giocato un ruolo importante, ma col tempo scopriremo che il rischio non è stato gestito particolarmente bene e che la banca è andata un po' oltre i suoi limiti in termini di pratiche di prestito.
Ma non crediamo che i segnali di allarme debbano essere ignorati. Durante la crisi finanziaria, Bernanke diceva in giro che i primi fallimenti sarebbero stati contenuti e non si sarebbero estesi al resto dei settori finanziari. Mesi dopo, l'intero castello di carte è crollato. La verità è che nessuno sa se si tratta di un incidente isolato o se è la prima increspatura di un'onda più grande, ma questo tipo di cose non tendono a essere uniche nel loro genere.
Prima di passare ai grafici, facciamo un riassunto della settimana:
L'S&P 500 è sceso di oltre il 4%
Le small-cap sono scese dell'8%
I Treasury a lungo termine hanno guadagnato oltre il 3%.
Il rendimento a 10 anni è sceso di quasi 40 punti base
Il mercato dei futures sui Fed Funds è tornato a prevedere un taglio dei tassi prima della fine del 2023.
Questo potrebbe essere o meno il tail risk accennato QUI, ma sembra chiaro che la fiducia degli investitori sia stata scossa.
Analisi settimanale S&P500
Torniamo al solito grafico di S&P500 sul time frame settimanale che continua nella sua opera di ping pong in un ampia fascia di prezzo
Osservando solo l’ultima candela di certo non è un bel vedere ricorda un po quella di metà dicembre 2022 con la brutale respinta della trendline ribassista (in blu) per poi ripartire al rialzo 2 settimane dopo. Questo mercato è così, fa credere che ai tori e orsi di stare dalla parte giusta per fregarli poco dopo.
Cosa aspettarsi dalla settimana entrante
Lo scenario perfetto per la settimana entrante sarebbe una continuazione al ribasso e all'inizio della prossima settimana per raggiungere forse l'area 3775 dell'S&P 500 prima di un rally legato alle scadenze delle opzioni a metà settimana.
A ogni modo, l’evidenza è che Siamo in una tendenza laterale e lo saremo fino a che non romperemo i massimi di agosto 2022 o i minimi di luglio 2022
Analisi del flusso di capitali
Negli ultimi due giorni della settimana sono stati inflitti alcuni danni tecnici e l'indice di volatilità ($VIX) ci sta inviando un segnale di avvertimento a breve termine.
Il VIX è passato da 19 a più di 28 in poco più di 24 ore, indici come Dow Jones e l'S&P 500 hanno perso i loro supporto importanti. Il NASDAQ 100 è scambiato al livello più basso dal 25 gennaio, ma tra tutti è quello impostando meglio.
Secondo noi non è il momento per fare gli eroi, non adesso anche se arrivano indizi incoraggianti dal flusso di capitali
Il rendimento del Tesoro a 10 anni ($TNX) è sceso di 22 punti base al 3,71% che è una movimento enorme rispetto ai recenti massimi.
Se il #TNX continuasse a scendere, si creerebbero le premesse per un grande rally nella stagione degli utili del 1° trimestre, soprattutto per i titoli growth.
Solitamente esista una relazione inversa tra titoli growth e rendimenti obbligazionari
Possiamo dire, sulla base del grafico qui in alto che la rotazione suggerisce che questo movimento al ribasso ha vita breve, volatilità permettendo.
In altre parole, crediamo che questo episodio di vendita si rivelerà un'altra opportunità per entrare, la sfida è capire quando.
Un piccolo appunto sulla volatilità che potrebbe essere estrema nei prossimi giorni e questo può portare a un'accelerazione delle vendite nel breve termine aumentando l’irrazionalità dei movimenti di mercato
Tecnologia (XLK): la prova che il rimbalzo non è finito
Proprio quando sembrava che il settore tecnologico potesse stabilizzarsi un minimo, questo rapporto ha raggiunto il livello più alto da agosto. Nonostante le aspettative di aumento dei tassi per tutto il 2023, che dovrebbero danneggiare i settori growth, il settore tecnologico è stato uno dei maggiori vincitori di quest'anno.
Vedremo se la riunione della Fed della prossima settimana cambierà la traiettoria della leadership di tutto il growth ma per adesso il tecnologico è sulla cresta dell’onda.
Breve periodo S&P500
Riproponiamo i livelli di supporto fatti vedere qui.
Il livello 1 ha fornito un ottimo supporto a inizio marzo, mentre il livello 2 è riuscito ad arginare poco l’aumento della volatilità sui mercati.
Al momento si trova quasi alle prese con il livello 3, mentre il rapporto RISK ON XLY vs XLP è in un down trend relativo decrescente ma ancora sopra al minimo relativo di gennaio 2023
Breve periodo Nasdaq
Riproponiamo i livelli di supporto fatti vedere qui per il nasdaq 100
Osservando solamente questi due grafici è evidente di come il Nasdaq100 abbia una impostazione molto più costruttiva rispetto a S&P500.
Infatti l’indice ha tenuto duro e si trova poco al di sotto del livello. Da notare come nell’ultima settimana, zona evidenziata in rosso, il listino tecnologico abbia sovra performato alla grande l’Sp500.
Cosa ci dice l’ampiezza
Un breve aggiornamento dell’analisi di ampiezza suggerisce che questo movimento è stato un movimento corale dove gran parte delle azioni americane hanno partecipato; Large, mid e small cap, nessuna esclusa.
Riprendiamo il grafico di cui abbiamo parlato un mese fa (link —> Cosa ci dice l’ampiezza).
Parlando dell’AD line, scrivevamo Incoraggiante Advance/Decline line
“Se questa linea supererà i massimi di agosto, sarà l’effettiva conferma che l’ampiezza potrà spingere il alto il mercato nel medio lungo termine”
Purtroppo quei massimi non li ha mai superati e ha iniziato a scendere in modo importante per tutte le settimane successiva.
Interessante l’azione del Bullish Percent Index nell pannello in basso, ne abbiamo parlato QUI che rompe prepotentemente il livello di 40 che monitoravamo per un “dolce consolidamento laterale ribassista”. Gli ultimi 2 giorni sono stati tutto tranne che dolci.
A ogni modo ora l’azione che vogliamo sul Bullish Percent Index è lo stesso di ottobre 2022 cerchiata in verde, cioè una divergenza positiva tra indicatore e indice S&P500 che aumenterà le possibilità di un minimo
McClellan Oscillator-NYSE
QUI trovate una descrizione dell’indicatore di ampiezza e di come lo utilizziamo per la ricerca del minimo di mercato.
Qualche riferimento dell’indicatore:
Livello dell’indicatore crash pandemia covid-19 :-140
Livello indicatore minimi ottobre: -130
Un NYMO, McClellan oscillator, nella banda verde (da noi considerata “ipervenduto”) aumenta le probabilità di un minimo di medio periodo, ma sotto -100 è un evento raro che di solito coincide con minimi molto affidabili.
Chiaro che SOLO questo indicatore non fornisce alcuna prova se non viene inserito in una analisi più ampia che tenga conto di altri aspetti come Price action, sentiment e flusso di capitali.