Buongiorno Surfers,
bentornati all'appuntamento infrasettimanale, quest’oggi interamente incentrato su quello che ha detto Jerome Powell, i fatti, e sul mio personale scenario macro da qui ai prossimi mesi.
Oggi niente grafici, ma non preoccupatevi, li riprenderemo nel nostro appuntamento di fine settimana!
Nel frattempo, preparatevi a scoprire tutti i dettagli e le informazioni interessanti che emergono dalle dichiarazioni di Powell e come potrebbero influenzare il panorama economico nel lungo termine.
Vi confido una piccola curiosità riguardo al nostro format: ero indeciso se fare un approfondimento macro ogni 3-4 mesi oppure diluire nel tempo queste informazioni legati ad aspetti interamente macro.
Alla fine ho scelto la seconda opzione, perché desidero mantenervi costantemente aggiornati su ciò che sta accadendo fornendovi un'analisi più puntuale e tempestiva. Spero che apprezzerete questa scelta e vi sentirete ancora più coinvolti.
Zio Powell ha parlato
"La Fed dovrebbe essere uno stabilizzatore economico. Nella pratica si è dimostrato più spesso un destabilizzatore economico".
Il FOMC ha deciso di innalzare l'obiettivo del tasso sui federal funds a un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,50%, segnalando il proprio impegno nella lotta all'inflazione.
Sebbene questa mossa sia lodevole, vi sono valide preoccupazioni che la Federal Reserve possa essersi spinta troppo in là, troppo in fretta, e con un inflazione in continuo calo ma ancora lontano dal target del 2%.
Fun fact:
Da che ne ho memoria, questo è stato il FOMC con il volume più basso, nonché quello con il range più ridotto da mesi e mesi a questa parte! Oggi sono stati scambiati circa 1 milione di contratti sul mercato futures, una cifra ben lontana dai 2 milioni della media dei giorni del FOMC!
Come volevasi dimostrare
Alcuni hanno trascorso innumerevoli ore ad analizzare ogni parola del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
La verità è che le dichiarazioni di Powell non hanno senso nel grande schema delle cose.
Come molti di noi, anche lui è a conoscenza degli stessi dati, anche se le nostre interpretazioni possono essere diverse, pertanto l'affermazione di Powell secondo cui non ci sarà alcuna recessione e che l'economia è molto forte va presa con le molle.
Ciò che conta davvero è capire dove si colloca il tasso reale dei fed funds rispetto al tasso di interesse naturale.
Il tasso di interesse naturale è il prezzo del capitale compatibile con la piena occupazione e la crescita sostenibile.
Per ulteriori informazioni clicca al link della FED qui.
Secondo le stime attuali, il tasso di interesse naturale è compreso tra lo 0,5 e l'1,5%. Questo intervallo è significativamente inferiore all'attuale tasso reale dei fed funds.
La decisione del FOMC di aumentare il tasso dei fondi federali non ha fatto altro che inasprire ulteriormente la politica monetaria, già considerata restrittiva, pertanto le potenziali conseguenze di questa mossa non possono essere trascurate.
Nelle economie forti, il debito delle carte di credito non raggiunge continuamente nuovi massimi mese dopo mese, cosa che invece continua ad accadere negli stati uniti ai giorni d’oggi.
Ma in fin dei conti, queste sono solo opinioni, ora parliamo dei fatti.
Quali sono i fatti
I fatti parlano da soli, e li riassumo con un elenco estremante schematico:
È improbabile che si assista presto a un altro ciclo di Quantitative Easing (QE).
È plausibile che si siano raggiunti i minimi del CPI/PCE e che si possa assistere a un rialzo nel prossimo futuro. Fattori come i prezzi dell'energia e i costi degli alloggi supportano ulteriormente questa prospettiva.
Queste non sono le mie opinioni, ma fatti che possono essere verificati in modo indipendente.
Qual è la mia opinione
Ora dirò qualcosa che è al 100% è la mia opinione personale sulla base di studio, esperienza e bagaglio culturale.
Ritengo che gli effetti della politica dei tassi d'interesse del 5-5,5% negli Stati Uniti debbano ancora essere pienamente percepiti. Concordo con Powell nel riconoscere il potenziale di un nuovo aumento dell'inflazione.
Tuttavia, c'è una sfida unica nel mondo occidentale. Se le banche centrali allentano le loro politiche da falco, è probabile che si verifichi un aumento sostanziale dei prezzi dell'energia, soprattutto a causa dei sentimenti contrari ai combustibili fossili nella politica occidentale.
Questo, unito a un eventuale allentamento della stretta delle banche centrali, potrebbe portare i prezzi del petrolio a superare i 100 dollari al barile. Il petrolio WTI da solo può aggiungere 1-2 punti percentuali all'IPC.
Parliamo dei servizi essenziali, che sono una miriade - sanità, casa per citarni alcuni. Tutti questi servizi sono in crescita e si sommano tra loro, e tolgono quel poco di disinflazione che vediamo nei prodotti esteri (lato USA) a basso costo.
Un altro fattore da considerare è la scarsa disponibilità di alloggi. Le nuove case non possono essere costruite abbastanza velocemente, il che porta a una ripresa dei prezzi delle case. Personalmente, prevedo un calo dei prezzi delle abitazioni una volta che l'offerta sarà aumentata, il che potrebbe coincidere con un aumento del tasso di disoccupazione al 4-5% nel 2024.
Questi fattori si accumulano e annullano qualsiasi disinflazione derivante da importazioni poco costose.
Queste dinamiche sottolineano il motivo per cui ritengo che il settore value sia relativamente più “conveniente” rispetto a quello growth in questa fase di mercato.
I due aspetti fondamentali
Ecco quali sono i due aspetti fondamentali che considero da qui ai prossimi mesi a livello macro-economico.
I tassi di interesse negli Stati Uniti sono ora quasi al 6%! Se si guarda al tasso a 10 anni, è diretto al 4-4,5%! Questo è il giorno e la notte rispetto allo 0% di poco più di un anno fa!
L'affermazione di Powell di non avere un QE imminente e l'assenza di recessione potrebbero ridisegnare le dinamiche di mercato. Il QE è stato fondamentale per i mercati toro e la sua assenza potrebbe mettere a dura prova i mercati con il QT. Abbiamo bisogno di un QE perpetuo, altrimenti i mercati potrebbero crollare sotto il peso del QT.
Detto questo, a lungo termine vorrei vedere livelli più bassi nel mercato seguita da una ripresa significativa guidata dal QE e dagli stimoli, ma arriverà dopo aver testato alcuni dei livelli più bassi.
Cosa intendo per livelli più bassi?
Non necessariamente la rottura dei minimi di Ottobre 2022, ma di certo una bella correzione per dare una bella “pulita” a tutte le mega cap estremamente estese, la forza, e la profondità di questa correzione la scopriremo man mano che andremo avanti.
Il macro non coincide con il lato tecnico
Quello che ho detto sopra è una tesi macro che per definizione può essere sbagliata per mesi, o anche anni, prima che le cose girino a suo favore.
Personalmente, ho bisogno di vedere i livelli tecnici confermare la tesi macro e fino a che l’analisi tecnica mi dirà di andare long, io andrò long.
Che cosa significa oggi questo?
Nel medio periodo ho bisogno di vedere il mercato scendere e rimanere sotto livelli come 4450-4400, vedendo massimi e minimi decrescenti, con una degradazione dei settori RISK ON e un peggioramento dell’ampiezza solo per citare qualche trick tecnico.
“The trend has been established before the news is published.”
- Jamie Saettele