Buona domenica surfers,
dopo l’ultimo articolo su FED e macroeconomia, torniamo all’analisi tecnica con i nostri amati grafici per cercare di fare il punto prima della fine di luglio.
In questo appuntamento parliamo di:
Record per il Dow Jones Industrial
Rapporti RISK ON Scricchiolano
State molto attenti all’industria delle ferrovie
Non perdiamo di vista la Big picture
Record per il Dow Jones Industrial
Eh si, record battuto per il Dow Jones Industrial che fa 13 candele positive di fila.
Dai dati che ho a disposizione, questa è la prima volta in 120 anni che il Dow jones inanella 13 giornate positive consecutive.
Nel market recap di settimana scorsa che trovate qui, avevo scritto erroneamente che la candela 10 fosse negativa. In realtà, è stata leggermente positiva.
Per farmi perdonare della svista (scrivere dall’autogrill può essere abbastanza sfidante), ho deciso di scrivere qualche riga in più su questo record dei record e quale è il mio pensiero al riguardo.
Quindi, cosa vuol dire questo?
Ho fatto analisi approfondite e, onestamente, non ne vedo il significato utilizzabile nel pratico, ma suppongo che fornisca materiale per ore di contenuti su youtube per gli “esperti” del settore.
Si è vero, che l’ultima volta che ha fatto tante candele verdi (9 di fila) era il 1987, ma oltre a dire questo non c’è molto altro da argomentare.
Rapporti RISK ON Scricchiolano
Regolarmente osservo i rapporti RISK ON / RISK OFF per cercare di capire come i capitali si stanno muovendo, a maggior ragione in una settimana in cui ci sono stati eventi come:
Scadenze tecniche
periodo statisticamente ribassista
Meeting della FED con dati macro
Osservandoli con timeframe intraday, mi sono messo nei panni di voi che leggete, e mi sono chiesto se la scarsa performance la considero un segnale d'allarme importante.
La risposta corta e secca è: No, le recenti scarse prestazioni non cambiano nulla del quadro generale.
Ora la risposta più ragionata e argomentata…
Tutti devono tenere presente che esistono MOLTI segnali che indicano una probabile debolezza (leggi Nuvole cupe all'orizzonte)
Inoltre, dobbiamo tenere a mente le tendenze storiche. In questo momento ci troviamo in un periodo storicamente negativo.
Non mi fido del rally di questi giorni dove mentre l'S&P 500 cerca di salire, si può notare che Wall Street non sta ancora tornando a puntare su titoli aggressivi:
Nell’immagine ho evidenziato con una linea blu tratteggiata la scadenza tecnica delle opzioni di venerdì 21.
I rapporti del growth sul value nelle varie capitalizzazioni, XLY su XLP e anche il nasdaq vs S&P500 (non mostrato) hanno degli andamenti al ribasso negli ultimi 7 giorni di trading.
La scadenza delle opzioni, a mio avviso, ha sicuramente impattato su questa caduta relativa, ma se questi rapporti non torneranno a spingere verso l’alto, anche su base intraday, è probabile che l’S&P 500 si spinga fino a un certo punto, ma faticherà e andrà in stallo.
Permane la divergenza sul giornaliero come mostrato nei passati articoli, e la candela di giovedì di certo non è un bel vedere.
Se non sarà invalidata, potremmo assistere a un ribasso dove la il primo supporto è identificato nell’area 4450-4400 su S&P 500, mentre su Nasdaq confermo quelli presentati nel market recap di due settimane fa, —> Massimi in vista
Sia chiaro, potremmo continuare a salire poiché l’euforia è una emozione, un comportamento, uno stato mentale che ha sicuramente una durata maggiore rispetto al panico, ma di seguito reitero quello che ho detto nei precedenti articoli.
Ritengo che per il momento sia prudente rimanere piuttosto conservativi; il rischio non vale il rendimento quando la maggior parte dei titoli ormai sono estremamente estesi e potrebbero invertire brutalmente in qualsiasi momento.
Preferisco rimanere cauto proteggendo i profitti e aspettando una riassestamento dei prezzi, al netto di qualche opportunità su qualche stock particolare in area più a impronta value.
State molto attenti all’industria delle ferrovie
I più attenti avranno notato che nell’ultimo pannello in basso del grafico precedente il rapporto transportation vs utilities è l’unico andato prepotentemente al rialzo.
Sono circa 6 settimane che batto il chiodo sul ritorno del settore industriale e di tutti i suoi sottogruppi, e anche del transportation.
Nei passati market recap e daily market wave potete trovare innumerevoli esempi.
Quando parlo di opportunità su qualche stock particolare, intendo di concentrarsi su quelle aree del mercato che stanno emergendo in queste settimane.
Oggi voglio parlavi del’industria delle ferrovie
Le ferrovie hanno superato la resistenza di prezzo chiave vicino a 3200 e questo porterà probabilmente a un'azione molto più forte da parte di questo gruppo.
Un eventuale ritorno al test del livello di breakout vicino a 3200 sarebbe una grande opportunità per trovare un titolo ferroviario che mostri una maggiore forza relativa.
E qui la scelta non è molto ampia, poiché è un gruppo che ha solo 5 società secondo la classificazione di Dow Jones.
Le società sono tutte delle large cap e sono ordinate da quella più performante a quella che sottoperforma:
#UNP
#CSX
#CP
#NSC
#CNI
Non perdiamo di vista la Big picture
Ci siamo concentrati molto sui movimenti di mercato a breve termine, ma ecco un rapido sguardo all'S&P 500 e al Nasdaq 100 sul grafico settimanale.
Riprenderemo i grafici condivisi a fine marzo/inizio aprile con l’indicatore RSI in basso, lasciando le annotazioni che avevo scritto a suo tempo.
In entrambi i casi, si noti che i massimi storici non sono molto lontani.
S&P 500: -5.29% dai massimi storici
Nasdaq 100: -6.4% dai massimi storici
S&P 500
Da notare come RSI ha raggiunto un livello che non vedeva da novembre 2021.
Nasdaq 100
Sue due indici principali la situazione è bullish e sembra che i massimi storici potranno fare da magnete nel medio periodo.
Sarei enormemente sorpreso di vederli superati al primo tentativo, e dubito che potrà avvenire nelle prossime 4/6 settimane.
Buon trading!